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Performance di teatro danza
Pubblico adulto e giovani da 11 anni
Durata: 50 minuti

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HUMANA VERGOGNA

allestimento #reteteatro41 e Fondazione Matera-Basilicata 2019

produzione Compagnia Teatrale Petra

co-produzione Associazione Zebra

promozione #reteteatro41

invenzione, drammaturgia e testi Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti

performer e contributi alla creazione artistica Antonella Iallorenzi, Ema Tashiro, Mariagrazia Nacci, Mattia Giordano, Simona Spirovska

costumi Silvia Gribaudi, Matteo Maffesanti e Lia Zanda

consulenza per i testi Jeton Neziraj

direzione tecnica e luci Angelo Piccinni

La vergogna può reprimere quello che la bassezza non proibisce (Seneca)


HUMANA VERGOGNA è uno spettacolo che gioca sull’elemento POP e sulla relazione diretta con lo spettatore.

HUMANA VERGOGNA è una performance che indaga il tema della vergogna individuale e collettiva attraverso una costruzione drammaturgica, creata da Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti, dove il corpo diventa narrazione.


HUMANA VERGOGNA conduce lo spettatore in una dimensione ludica.
HUMANA VERGOGNA è indagine tra vergogna intima e collettiva, familiare e sociale.


Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti attraverso un linguaggio ironico che unisce teatro e danza hanno sviluppato questo spettacolo in un processo creativo con incontri di partecipazione delle comunità nelle quali sono state fatte le prove e dei detenuti della Casa Circondariale di Matera. Il metodo di ricerca dei due autori si avvale di un contatto continuo con il territorio.

 

Lo spettatore di oggi può godere delle idee di un processo creativo che mette al centro dell’indagine alcune domande.

Vergognarsi quando è una cosa giusta o sbagliata?

QUANTE POSSONO ESSERE LE VERGOGNE INTIME DELL‘UOMO E QUANTE LE POSSIBILI VISIONI POETICHE? DOVE AVVIENE LA TRASFORMAZIONE DALLA VERGOGNA ALLA BELLEZZA?

Lo spettacolo è stato per il programma culturale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, ed ha debuttato nella Casa Circondariale di Matera, con 9 repliche aperte alla cittadinanza per trasformare il concetto di luoghi della vergogna in luoghi di cultura.

 

“Silvia Gribaudi, Humana vergogna.

Dalla città al corpo scenico.”

di Marianna Masselli _ teatro e critica

 

"Verticalità e orizzontalità, assoli o schiere, sincronie o isolamenti, concitazione e controllo [...] uno spettacolo “pop” per auto-definizione che quasi fisiologicamente sfonda la quarta parete, si rivolge o punta il dito ai suoi spettatori, sottolinea il passaggio da una scena all’altra."

“Humana vergogna”

di Camilla Lietti _ stratagemmi

 

"In sala il mood è quello frizzante e divertito di un party della vergogna [...]. Con movimenti tra il grottesco e il liberatorio gli interpreti danno allora il via alle danze, indossando sotto le vistose pellicce, pochissimi indumenti. [...]. Un rito pop in cui scaricare molti dei pesi di cui ci facciamo carico e dove la schiettezza e la giusta dose di ironia sono la chiave per allontanare ogni rischio di retorica."

“Di cosa ti vergogni?

Cronaca d’arte dal Carcere di Matera”

di Maria F. Germano _ paneacquaculture

 

"«Benvenuti in questa sorprendente prigione!»; comincia così lo>> spettacolo in cui cinque performer in pellicce grigio-verdastre di nto pelo arruffato, con calze di spugna sportive e biancheria intima, in una ridda di movimenti a volte sincronizzati nella danza, altre volte disarticolati in mimesi caricaturali e graf anti, ci proiettano nell’esperienza della vergogna in tutte le sue declinazioni, toccando i punti più intimi della nostra identità."

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