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TEATRO oltre i LIMITI

La rassegna di promozione del teatro in carcere organizzata a Potenza dalla Compagnia Teatrale Petra in collaborazione con la Casa Circondariale A. Santoro di Potenza è un progetto culturale che mette insieme teatro, carcere e società civile per superare il “limite” ribaltando la concezione detentiva favorendo una nuova visione, da luogo di vergogna a luogo di cultura.

Nato nel 2016, con cinque anni di attività laboratoriale alle spalle presso la Casa Circondariale di Potenza, la rassegna vuole essere una occasione di cambiamento, un modo nuovo di relazionarsi per i detenuti che diventano attori, attraverso una formazione in ambito teatrale, e un’opportunità per la società esterna di entrare all’interno delle mura non solo fisiche del contesto carcere.

Una rassegna che permette di far incontrare l’immaginazione artistica, i confini della detenzione e la realtà sociale articolata in diverse azioni strettamente collegate:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pensare, insegnare e produrre teatro nel luogo che, più di ogni altro spazio della realtà e dell’immaginario, assume i contorni del proibito e del chiuso. Una sfida? Una missione? Una follia? In realtà è lo straordinario risultato generato da una consapevolezza, seppur una consapevolezza che tiene insieme un po’ di follia e un po’ di coraggio.

Fare teatro in carcere per Petra significa ridisegnare spazi di libertà lì dove il concetto stesso di libertà appare quanto meno inusuale, se non del tutto inopportuno.

Un continuo scambio tra il dentro e il fuori, un costante superamento del confine, un processo di osmosi attraverso una membrana ben visibile ma che si incide con poco. Il limite attraverso cui andare oltre

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Rassegna di promozione del teatro sociale
Per detenuti e società civile

Fuori e dentro la Casa Circondariale di Potenza

"È l’ennesimo miracolo comune che prende forma in questo luogo dove l’inimmaginabile diventa immaginabile.”

 

GIUSEPPE PALO _ Funzionario di staff del Provveditore di Puglia e Basilicata

"L’esperienza unica di essere operatrice di un laboratorio teatrale in carcere ha, nella sua trama più implicita, il tentativo di portare un po’ di luce di umanità nel buio di quelle vite ferme. La vita é un’occasione che non manca di presentarsi, cogliere le opportunità é da sempre stata una priorità per me.
Il mio é un lungo viaggio nelle basse membra del tessuto sociale. La possibilità di formarmi e diventare parte integrante del sistema teatro in carcere é stato un tassello, forse l’unico ancora mancante, per poter dire con certezza che il tessuto sociale va risanato con la speranza.”

 

ANTONIA, operatrice sociale 

“Questa esperienza mi ha fatta crescere molto,
ho potuto vedere e percepire la potenza e l'energia effettiva della danza, ho capito che non ha importanza il luogo in cui la "pratichi",
non ha importanza chi ti sta intorno ma soprattutto non importa con chi la stai condividendo in quel momento.

Beh, questo è il potere della danza, la danza è libertà, è fluidità, scioltezza; la danza è in grado di infrangere ogni barriera e renderci liberi.”

 

CAMILLA, studentessa

Liceo Walter Gropius di Potenza

2022-2023

2021

2018-2020

2016

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