tratto dal testo di Massimo Carlotto

con Antonella Iallorenzi

regia Maria Rosaria Ponzetta e Antonella Iallorenzi

disegno luci Angelo Piccinni

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Riviste sparse: Novella 2000, Sorrisi e canzoni tv, Diva.

Depliant pubblicitari, offerte dei supermercati.

Gli amici di Maria De Filippi, Uomini e Donne, Il treno dei desideri, X Factor.

Lei vive così, contornata di carta, miti, programmi televisivi.

Eppure ha, aveva tanti sogni. Chi glieli ha portati via? Scoprirlo equivale a trovare l’assassino.

In fondo è una storia noir, con tanto di epilogo tragico. Eppure lei è simpatica, divertente, allegra.

Cosa si rompe, cosa succede?

E’ un equilibrio fragile, invisibile, che regge il peso di “giornate tutte uguali imprigionate nel grigiore di non poterti permettere nulla di diverso”.

Una donna, suo marito, sua figlia, Torino, la fabbrica, gli stranieri, un diario, il vermouth, “Il cielo in una stanza”.

 

Da un testo di Massimo Carlotto prende spunto lo spettacolo teatrale che racconta la storia di lei, domestica a ore, vittima carnefice. Una storia avvincente in cui immergersi senza identificarsi. Un racconto popolare, travolgente, tra pietà e suspense, sorriso e amarezza.